standard-title S.S.D. Chirurgia robotica addominale

S.S.D. Chirurgia robotica addominale

Unità Operativa Semplice Dipartimentale
“CHIRURGIA ROBOTICA ADDOMINALE”
Direttore: Dott Ugo Pace
E: u.pace@istitutotumori.na.it
T: 08117770363

La UOSD Chirurgia Robotica Addominale svolge una complessa operatività clinico-assistenziale ed è dedicata prevalentemente al trattamento integrato delle patologie maligne del colon e del retto di interesse chirurgico integrandosi perfettamente con la mission del Dipartimento Corp-S Assistenziale e di Ricerca dei Percorsi Oncologici del distretto addominale e in particolare modo con la mission della Struttura Complessa di Chirurgia Oncologica Colorettale

Le finalità perseguite nel planning dell’attività programmatica sono essenzialmente:

  • Sviluppo ed innovazione della ricerca clinica (elenco clinical trials piattaforma SMART)
  • Miglioramento degli standard di cura pre, intra e postoperatorie e follow-up dei pazienti, attraverso consulto multidisciplinare (GOM)
  • Formazione e training del personale interno all’Istituto ma anche esterno italiano ed internazionale

Così come per la SC Chirurgia Oncologica Colon Rettale, la UOSD Chirurgia Robotica Addominale partecipa a diversi progetti di ricerca per il miglioramento e la standardizzazione di nuove approcci chirurgici, ma è direttamente coinvolta anche in progetti in collaborazione con la SC Oncologia Medica per la sperimentazione di terapie innovative.

Inoltre è attualmente in progress l’implementazione dell’analisi del grado di soddisfazione percepita dall’utenza circa l’erogazione dei sevizi assistenziali forniti. Ciò potrà contribuire al miglioramento dello “standard care” della UOSD stessa, come si rileva dalla somministrazione del questionari di Customer Satisfaction interno di reparto.

I processi della UOSD Chirurgia Robotica Addominale rientrano nel contesto dei processi della SC Chirurgia Oncologica Colon Rettale

1. Degenza in Regime Ordinario
· Pre operatoria
· Post operatoria

2. Day Hospital
· Interventi di Chirurgia media

3. Attività Ambulatoriale
· 1a Visita
· Visite urgenti
· Visite di controllo chirurgico
· Ambulatorio di Follow-up

4. Attività Ambulatoriale Chirurgica
· Biopsie
· Interventi di chirurgia minore

5. GOM e PDTA

Numerosi studi condotti sia a livello nazionale che internazionale hanno contribuito a fornire maggiori evidenze scientifiche sulla valida alternativa fornita dalla chirurgia robotica rispetto a quella tradizionale o laparoscopica offrendo numerosi benefici per il paziente, legati principalmente alla visione ad alta definizione, tridimensionale e ingrandita del sito chirurgico, tale da consentire un più accurato isolamento e preservazione delle strutture vascolari e nervose:

  • Minore degenza ospedaliera
  • Minor dolore post-operatorio
  • Ridotto rischio di incontinenza fecale
  • Preservazione dell’attività genito-urinaria maschile e femminile
  • Ridotto rischio di infezioni
  • Minor sanguinamento
  • Ridotta necessità di trasfusioni
  • Più rapido ritorno a tutte le normali attività quotidiane
  • Migliore risultato estetico

L’approccio alla patologia è multidisciplinare, con la definizione dell’iter diagnostico-terapeutico per ogni singolo paziente da parte di team dedicato che include il chirurgo l’oncologo medico, il radiologo, il radioterapista, il radiologo interventista, il medico nucleare, il gastroenterologo endoscopista, il nutrizionista, nonché gli specialisti del trattamento del dolore, della riabilitazione e del supporto psicologico, nel corso di specifico meeting settimanale. Questa organizzazione basata su un lavoro interdisciplinare, appare indispensabile per ottimizzare le prestazioni di diagnosi e cura. in ogni fase della malattia e permette di dare adeguate risposte alle esigenze terapeutiche di ogni paziente, intervenendo nelle diverse fasi del trattamento terapeutico.

La UOSD Chirurgia Robotica AddominaleIl rispetta gli items del protocollo internazionale ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) e punta a ridurre lo stress perioperatorio del paziente, legato in parte all’ospedalizzazione e in parte alle alterazioni fisiopatologiche proprie dell’intervento chirurgico.