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28/09/2019 – La paura della recidiva: sfidare l’incertezza

INT Fondazione G. Pascale – Napoli – Sala Consiglio Direzione Generale – 28/09/2019 La paura della recidiva: sfidare l’incertezza Responsabile Scientifico: dr. Daniela Barberio La comunicazione è un processo complesso d’influenzamento reciproco, cui l’individuo partecipa con le sue emozioni, aspettative, motivazioni, ovvero con quanto attiene alla sua soggettività. In ambito sanitario, il livello di complessità […]

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INT Fondazione G. Pascale – Napoli – Sala Consiglio Direzione Generale – 28/09/2019

La paura della recidiva: sfidare l’incertezza

Responsabile Scientifico: dr. Daniela Barberio

La comunicazione è un processo complesso d’influenzamento reciproco, cui l’individuo partecipa con le sue emozioni, aspettative, motivazioni, ovvero con quanto attiene alla sua soggettività.
In ambito sanitario, il livello di complessità della comunicazione aumenta notevolmente in relazione alla pervasività di emozioni negative – paure e ansie – collegate all’esperienza di malattia, alla mancata formazione/preparazione degli operatori sanitari alla valorizzazione e all’utilizzo della comunicazione come strumento terapeutico. In oncologia, in modo particolare, l’interesse per la comunicazione nasce dalla necessità di gestire la trasmissione di cattive notizie e i contenuti intensi di sofferenza e morte esplicitamente o implicitamente o implicitamente presenti nell’interazione con pazienti e familiari.
Di fronte ad una cattiva notizia la letteratura scientifica ci suggerisce che uno dei principali stati d’animo che rende tollerabile e fruibile l’informazione sul cancro sia la speranza, sentimento cardine che ha permesso di attraversare i momenti più dolorosi e bui nella storia dell’uomo. È possibile identificare diverse fonti di speranza:
• la speranza di nuove cure, della ricerca, di trattamenti e+ caci e tollerabili;
• la speranza di guarire, di combattere e vincere la lotta contro la malattia;
• la speranza che attraverso la malattia ci si possa arricchire da un punto di vista esistenziale; e se la guarigione non è più possibile
• la speranza di fronteggiare l’ultima parte della vita con coraggio e dignità, con onore, trovando un significato ultimo della vita che sia esempio per gli altri.
Una riflessione a parte merita, dunque, la complessità della relazione medico-paziente, soprattutto durante momenti delicati quali la comunicazione di cattive notizie: diagnosi, prognosi, progressione della malattia. In virtù della sua formazione, il medico pone la guarigione al centro del suo operato e quando questa non è possibile ne deriva un senso di impotenza che può essere difficile da gestire. Inoltre, in un contesto in cui il paziente porta dolore e angoscia, il medico può non essere pronto ad accogliere tali emozioni, evitando il contatto emotivo con l’altro. Diventa di importanza basilare l’acquisizione di quelle abilità necessarie per stare in una relazione in cui passino, oltre alle informazioni relative alla patologia e alle terapie, ascolto empatico e disponibilità al dialogo.

Destinatari: Tutte le professioni sanitarie

Il corso è riservato a n° 30 partecipanti, 15 del personale interno, 15 del personale esterno

Crediti ECM attribuiti n. 5

Formazione Residenziale

Codice evento: 272745

Le domande di iscrizione dovranno pervenire alla segreteria organizzativa del corso, entro e non oltre sette giorni prima dell’evento

Segreteria organizzativa: : Claudia Noviello tel. 0815903620 e-mail : psiconcologia@istitutotumori.na.it

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