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Tumore del Corpo Uterino

La Chirurgia Ginecologica e l’Oncologia Medica del Dipartimento Uro-Ginecologico partecipano a numerosi studi di ricerca clinica nazionali e internazionali che prevedono la valutazione di nuove strategie diagnostiche e terapeutiche, sia mediche che chirurgiche, nonché l’impiego di nuovi farmaci, sia biologici che immunoterapici.

Alcuni di questi studi sono condotti insieme con prestigiosi network oncologici internazionali come ENGOT (European Network of Gynaecological Oncological Trial groups) / EORTC (European Organisation for Research and Treatment of Cancer) / GCIG (Gynecological Cancer InterGroup), e nazionali come MITO (Multicenter Italian Trials in Ovarian cancer and gynecologic malignancies) con i quali abbiamo una collaborazione scientifica ormai decennale. Tra gli studi in corso:

22/17 Oss – Ruolo della chirurgia citoriduttiva nel carcinoma endometriale avanzato

ENGOT-EN2-DGCG/EORTC 55102 – Studio clinico di fase III sull’utilizzo della chemioterapia postoperatoria rispetto a nessun ulteriore trattamento postoperatorio in pazienti con carcinoma dell’endometrio stadio I-II, linfonodi-negativi, a rischio intermedio o elevato

ECCO – Trattamento conservativo del cancro endometriale

TOTEM – Studio clinico multicentrico controllato randomizzato fra due regimi di follow-up a diversa intensità d’esame nelle pazienti trattate per carcinoma endometriale (fine arruolamento, continua follow-up)

MK3475-775 – Sperimentazione multicentrica in aperto randomizzata di fase III per confrontare l’efficacia e la sicurezza di lenvatinib in combinazione con pembrolizumab rispetto al trattamento scelto dal medico in pazienti affette da tumore avanzato dell’endometrio

MITO END-3 – Studio di fase 2 randomizzato di confronto tra carboplatino-paclitaxel e carboplatino-paclitaxel-avelumab in pazienti con carcinoma dell’endometrio avanzato (stadio III-IV) o ricorrente

MLN0128 – Studio randomizzato, di fase 2 di MLN0128 (un doppio inibitore di TORC1/2), MLN0128 + MLN1117 (un inibitore di PI3K) e Paclitaxel in somministrazione settimanale o della combinazione di Paclitaxel in somministrazione settimanale e MLN0128 nelle donne affette da carcinoma dell’endometrio in fase avanzata, ricorrente o persistente

Il cancro del corpo uterino è una malattia caratterizzata dalla presenza di cellule tumorali nell’epitelio endometriale, quindi distinto dalle forme tumorali che interessano la muscolatura uterina dell’utero (sarcomi uterini). Rappresenta il tumore ginecologico più frequente e colpisce prevalentemente donne nell’età postmenopausale.

Fattori di rischio individuati sono: comparsa della prima mestruazione in giovanissima età (menarca precoce), comparsa della menopausa in età avanzata (menopausa tardiva), obesità, diabete, predisposizione genetica legata a mutazioni di geni della riparazione del DNA, terapia sostitutiva estrogenica non bilanciata in postmenopeausa, terapia con tamoxifene (Nolvadex) nelle donne affette da tumore della mammella.

Non vi sono validate strategie di screening. La sintomatologia è generalmente rappresentata da sanguinamento vaginale in post-menopausa o da irregolarità mestruali. In questi casi è necessario che il ginecologo effettui una ecografia transvaginale per lo studio dell’endometrio ed eventualmente prelevi un campione di tessuto endometriale attraverso curettage o isteroscopia.

Tra le varie sindromi eredo-familiari, quelle sottese da mutazioni dei geni mismatch-repair (MLH e MSH) predispongono a tumori del colon-retto e dell’endometrio. Le mutazioni dei geni MLH1, MSH2 e MSH6 si associano ad un rischio del 40-60% di cancro colo-rettale, del 42-60% di cancro endometriale e del 9-12% di cancro ovarico. I cancri correlati a sindromi eredo-familiari rappresentano una minoranza ma l’alto rischio oncologico nei soggetti portatori di mutazione rende cruciale l’individuazione delle famiglie, l’offerta di un’adeguata consulenza oncogenetica, inclusa l’effettuazione di test genetico su sangue periferico al fine di attuare strategie preventive per la riduzione del rischio.

Le opzioni terapeutiche attualmente disponibili per il cancro dell’endometrio sono: chirurgia, chemioterapia, radioterapia, ormonoterapia. La scelta tra le varie opzioni di trattamento, anche combinato, dipende dallo stadio del tumore, dall’età e dalle condizioni generali della paziente.

Presso la S.C. vengono effettuati tutti i trattamenti chirurgici dalle procedure conservative (combinazione di ablazione isteroscopica e terapia ormonale progestinica via dispositivo intrauterino), a quelle estensive (isterectomia radicale tipo A, B; linfadenectomia pelvica e aortica; chirurgia delle recidive). Le procedure conservative prevedono solitamente modalità di ricovero diurno (Day Surgery). L’approccio chirurgico mini-invasivo in regime di ricovero ordinario (laparoscopia o chirurgia robotica) è utilizzato in casi selezionati per le procedure chirurgiche più estensive.

Linee di ricerca / sperimentazioni cliniche attive presso la S.C.:

  • consulenza oncogenetica e strategie preventive;
  • trattamento conservativo del carcinoma endometrioide in stadio iniziale (Stadio IA intramucoso, G1) in pazienti di età ≤ 40 anni mediante combinazione di ablazione isteroscopica e terapia ormonale progestinica via dispositivo intrauterino;
  • ruolo della chemioterapia adiuvante nella malattia di medio-alto rischio allo stadio I-II;
  • trattamento degli stadi avanzati;
  • regimi di follow-up a diversa intensità.