I tumori del distretto testa-collo comprendono tutte le neoplasie maligne che insorgono dal tratto iniziale delle vie oro digestive e respiratorie. Nella fattispecie, le sedi coinvolte sono: cavo orale, labbra, faringe (rinofaringe, orofaringe e ipofaringe), laringe, ghiandole salivari, tiroide, cavità nasali e seni paranasali. Il loro sviluppo è fortemente correlato alla presenza di alcuni fattori di rischio che possono essere abitudini voluttuarie o ruoli occupazionali.
Il fumo e l’alcool rappresentano i principali e ben noti fattori di rischio, anche se nell’ultimo decennio è in aumento l’incidenza dei tumori testa-collo (in particolare quelli che colpiscono l’orofaringe) correlati all’infezione da Virus del Papilloma (HPV). Infine, va segnalato il ruolo delle polveri di legno e di cuoio, la cui inalazione aumenta il rischio di sviluppare tumori dei seni paranasali e delle cavità nasali. L’infezione da virus di Epstein Barr (EBV), cosi come il consumo di cibi essiccati o conservati in salamoia rappresentano fattori correlati allo sviluppo dei più rari tumori del rinofaringe.
La prevenzione primaria dei tumori del distretto testa-collo consiste nella rimozione dei fattori di rischio, ossia fumo, alcool, masticazione di varie forme di tabacco, promiscuità sessuale (particolarmente a rischio sono i rapporti orali) e, solo per tumori dei seni paranasali, l’esposizione a polveri di legno e cuoio.
La prevenzione secondaria, o screening, consiste nella diagnosi precoce pre-clinica, ossia la diagnosi del tumore in una fase asintomatica. Ciò al momento non può essere ottenuto nei tumori testa-collo, non essendovi metodiche di screening validate.
Sintomatologia. Nella maggior parte dei casi, i tumori del distretto testa-collo provocano disturbi della deglutizione (nel caso delle neoplasie del cavo orale, dell’oro e dell’ ipofaringe) e più raramente della fonazione e del respiro (nel caso dei tumori della laringe e del rinofaringe). In altri casi, il primo sintomo può essere la comparsa di una lesione sospetta (ulcerata e/o rilevata) in zone visibili del cavo orale, una tumefazione del collo, causata dalla presenza di metastasi ai linfonodi del collo, o delle logge parotidee e sottomandibolari (nel caso di neoplasie delle ghiandole salivari). La scoperta casuale di noduli tiroidei è un reperto abbastanza frequente, specie nelle donne, ma può essere il primo segno di una neoplasia maligna
La diagnosi precoce delle neoplasie del distretto testa-collo consiste nella rilevazione della malattia in una fase precoce, ossia in un momento della sua storia clinica in cui il tumore è di piccole dimensioni ed ancora localizzato all’organo/sito di origine.
Essa può essere ottenuta avvalendosi di diverse metodiche disponibili all’INT IRCCS Pascale, ossia:
-la fibro-laringoscopia
-la fibro-laringoscopia con tecnica NBI (narrow band imaging)
-l’accurato esame obiettivo del cavo orale
-l’ecografia del collo e delle ghiandole salivari oltre che della tiroide
-dosaggio di alcuni markers ,come la calcitonina ed il CEA (antigene carcino-embrionario), importanti nel carcinoma midollare della tiroide
Diagnosi. La diagnosi di natura può essere ottenuta solo attraverso la biopsia della lesione tumorale o dei linfonodi metastatici. Ciò viene ottenuto tramite prelievo diretto dalle sedi facilmente accessibili, come nel caso delle lesioni del cavo orale, o attraverso fibroscopia, come nel caso dei tumori del rinofaringe, orofaringe, ipofaringe e laringe. L’agoaspirato ecoguidato o meno è molto utile nella diagnosi dei tumori delle ghiandole salivari e della tiroide, oltre che nella valutazione delle linfoadenopatie francamente patologiche.
La diagnostica per immagini si avvale essenzialmente dei seguenti esami, tutti disponibili presso l’INT IRCCS Pascale:
-TC massiccio facciale e collo (con mdc) con l’aggiunta o meno dello studio del torace e dell’addome (secondo il giudizio del clinico)
-RMN massiccio facciale e collo (con mdc)
-Fibroscopia
-ECO collo
-La PET/TC rappresenta un indagine di seconda istanza, ossia, da espletarsi in caso di TC e/o RMN dubbie