Il tumore è guaribile se viene asportato chirurgicamente in fase iniziale, quando cioè è ancora confinato negli strati più superficiali della pelle. È invece particolarmente difficile da curare quando è diffuso ad altre parti dell’organismo (come fegato, polmoni, ossa e cervello).

Nel trattamento di questo tumore della pelle l’arrivo dell’immunoterapia e della target therapy ha rappresentato una vera e propria rivoluzione, passando dal 25% dei pazienti vivi a un anno dalla diagnosi (con una sopravvivenza media per la malattia avanzata di 6-9 mesi) all’attuale 70%, con chiari vantaggi a lungo termine: infatti, circa il 50% dei pazienti è vivo dopo un decennio. Le sperimentazioni in questo campo hanno portato all’approvazione nel 2011 del primo farmaco immuno-oncologico, ipilimumab, che ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza a lungo termine nel melanoma in fase avanzata. Oggi possiamo dire che grazie a farmaci quali ipilimumab, nivolumab, pembrolizumab, dabrafenib/trametinib e vemurafenib/cobimetinib, riusciamo a curare la metà dei pazienti con melanoma in fase avanzata. I nostri sforzi, adesso, mirano a consentire anche al restante 50% dei pazienti con malattia metastatica, che non rispondono alle nuove terapie, di vivere più a lungo attraverso l’uso di nuovi farmaci o nuove combinazioni di essi nelle sperimentazioni cliniche.

Tuttavia, l’intervento chirurgico per l’asportazione del melanoma resta il trattamento standard per questo tipo di tumore. Il chirurgo deve inizialmente asportare non solo il neo sospetto, ma anche un margine di tessuto sano circostante allo scopo di ridurre la probabilità che vengano lasciate in sede eventuali cellule tumorali. Qualora l’esame istologico confermi la presenza del melanoma, il chirurgo esegue un secondo intervento detto ‘di sicurezza’, durante il quale asporta un’area di tessuto che sarà tanto più ampia quanto maggiore risulta lo spessore del tumore.

FONDAZIONE MELANOMA ONLUS
Grazie al sostegno di due Istituzioni pubbliche: l’Istituto Nazionale Tumori Fondazione “G. Pascale” di Napoli e la Seconda Università degli Studi di Napoli, nasce la Fondazione Melanoma Onlus È diretta e coordinata dal prof. Paolo Ascierto, Direttore dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative del “Pascale” di Napoli. Presidente Onorario è il prof. Nicola Mozzillo. La Fondazione vuole rappresentare un punto di riferimento diretto per i cittadini, sostenendo progetti di ricerca e campagne di sensibilizzazione e informazione. La Fondazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e intende:

  • Operare nel settore della RICERCA oncologica e dell’acquisizione di nuove conoscenze sulle caratteristiche biologiche e cliniche dei tumori e del melanoma in particolare, stimolando e supportando lo sviluppo di nuovi farmaci, nuove modalità terapeutiche e tecnologie biomediche che abbiano ripercussioni sulla prevenzione, diagnosi e terapia;
  • Favorire il TRASFERIMENTO rapido dei risultati ottenuti dalla ricerca di laboratorio e clinica al letto del paziente (la cosiddetta “ricerca traslazionale”) e, con percorso inverso, dall’assistenza alla ricerca;
  • Promuovere il miglioramento dell’ASSISTENZA AI PAZIENTI affetti da melanoma, avvalendosi dei più moderni mezzi diagnostici e terapeutici al fine di elevare, nel Meridione d’Italia, il livello qualitativo della prevenzione e della diagnosi di questa neoplasia e di offrire terapie di avanguardia, riducendo la migrazione sanitaria dei pazienti oncologici;
  • Promuovere la FORMAZIONE di personale destinato sia all’assistenza che alla prevenzione del melanoma, sia alla ricerca oncologica;
  • Promuovere la diffusione di conoscenze presso la popolazione mediante l’istituzione e il potenziamento di programmi di EDUCAZIONE sanitaria.
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