Dei nuovi casi di tumore polmonare solo un 25% sono operabili: tutti gli altri necessitano pertanto di trattamenti diversi rispetto alla chirurgia, spesso integrati, quali la chemioterapia, la radioterapia, le terapie a bersaglio molecolare, gli inibitori dell’angiogenesi, l’immunoterapia. Negli ultimi anni sono stati compiuti dei notevoli progressi scientifici, che hanno reso possibile una migliore conoscenza di questa malattia e, soprattutto, hanno reso fattibili degli approcci terapeutici personalizzati, grazie anche alla disponibilità di nuovi farmaci biologici. In particolare, ci sono alcune specifiche alterazioni molecolari per le quali sono oggi disponibili farmaci biologici di comune impiego nella pratica clinica: le mutazioni di EGFR, il riarrangiamento di ALK e quello di ROS1. I farmaci contro queste mutazioni hanno dimostrato di essere più efficaci e meglio tollerati rispetto alla chemioterapia. E’ pertanto indispensabile individuare fin dall’inizio quei pazienti che sono portatori di tali alterazioni al fine di avviarli quanto prima possibile al trattamento con questi specifici farmaci. Inoltre, è indispensabile riuscire ad effettuare alla diagnosi anche la determinazione di un altro fattore, chiamato PDL-1, che quando presente con alta espressione (>50%) consente di impiegare in prima linea l’immunoterapia.

Da tutto ciò si evince come sia ormai indispensabile una stretta collaborazione fra più specialisti per gestire al meglio un paziente con diagnosi di neoplasia polmonare. Questa è la strada intrapresa da alcuni anni presso il Dipartimento Toracico dell’Istituto Pascale di Napoli, che ha creato un gruppo multidisciplinare impegnato nella gestione dei pazienti oncologici toraco-polmonari.

Inoltre, l’Oncologia Medica del Dipartimento Toracico partecipa a numerosi studi di ricerca clinica nazionali e internazionali, che prevedono l’impiego di nuovi farmaci, sia biologici che immunoterapici: tali farmaci hanno dimostrato di essere molto efficaci proprio nei pazienti con neoplasie polmonari. Alcuni di questi studi sono condotti insieme a prestigiosi centri oncologici internazionali, come il National Cancer Institute of Canada (NCIC-CTG), con i quali abbiamo una collaborazione scientifica ormai decennale.

Un’attenzione particolare è stata poi da sempre dedicata alle terapie di supporto, a studi sulla qualità di vita e al trattamento di popolazioni speciali, quali i pazienti più anziani. In particolare, per i pazienti anziani, sono appena stati conclusi 2 importanti studi promossi e coordinati a livello Italiano proprio dall’Istituto Tumori di Napoli (gli studi MILES-3 e MILES-4) ed è in fase di avvio uno studio per valutare l’utilità dell’immunoterapia (MILES-5).

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